Il territorio del campo rotaliano

La Piana Rotaliana è la più vasta pianura del Trentino, un triangolo con base lungo il fiume Adige e vertice al passo della Rocchetta, delimitata dal Monte Fausior (1550 m) a sud e dal Monte Monticello (1857 m) a nord.

La zona con vocabolo tardoantico era chiamata Medium, Mezium, Mez, che significa “pianura” identificando in questo modo i centri principali: Mezzocorona e Mezzolombardo, che nei secoli cambiarono più volte denominazione. Per il primo ci si riferiva a “quella parte di territorio pianeggiante posta sotto la corona (la spaccatura nella roccia dove si trova il Castello di san Gottardo), per il secondo alla “zona di pianura presso la chiesa di san Pietro apostolo” (Medium Sancti Petri). L’assetto politico della Piana Rotaliana nel corso del XII-XIII secolo determinò la formazione di un confine in corrispondenza del torrente Noce tra la giurisdizione tirolese di Mezzocorona e quella principesco vescovile di Mezzolombardo, quindi la parte di pianura (medium) soggetta al conte del Tirolo prese i nomi di Cronmetz, Deutschmetz, Mezo tedesco, Neumetz, quella di spettanza del principe vescovo di Trento era definita come “lombarda” termine medievale per “italiana” e nota come Medium sancti Petri, Mezo lombardo, Welschmetz, Altmetz. Se il Campo Rotaliano è ricordato nel 577 d.C. nella Storia dei Longobardi di Paolo Diacono (Libro III, Capitolo IX), l’aggettivo “rotaliano” ha conosciuto nel tempo molte proposte interpretative, una delle quali lo interpreterebbe come “pianura dell’acqua”, permettendo di ricollegarsi alla presenza del torrente Noce e del fiume Adige, ma anche di specchi d’acqua e paludi.

Il suolo

Il terreno che costituisce la Piana Rotaliana si è formato grazie ai ripetuti apporti alluvionali del torrente Noce che fino alla rettifica del 1852 sfociava nel fiume Adige in corrispondenza del paese di san Michele all’Adige. Il terreno coltivabile è poco profondo e oscilla dai 30 ai 90 centimetri, presenta l’alternanza di strati di sabbie silicee (lèa) e limi, a strati con ciottoli di natura calcarea, vulcanica o di altri tipi di rocce. Le pietre levigate del torrente garantiscono un perfetto drenaggio del terreno, che si asciuga in modo rapido dopo le piogge, evitando pericolosi ristagni.

Vigna vecchia de Vescovi Ulzbach
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Terreno Piana Rotaliana

Il clima

La corona di monti attorno alla Piana Rotaliana svolge il duplice ruolo di proteggerla dai venti freddi che spirano da nord e di assorbire l’irradiazione solare di giorno restituendo il calore di notte, creando un microclima ideale per la coltivazione della vite di Teroldego.